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Episodio 4 - L’Etichetta Energetica tra Passato e Futuro: le Differenze tra la Previgente e la Nuova Disciplina
Episodio 4 - L’Etichetta Energetica tra Passato e Futuro: le Differenze tra la Previgente e la Nuova Disciplina

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Episodio 4 -

L’Etichetta Energetica tra Passato e Futuro:

le Differenze tra la Previgente e la Nuova Disciplina

Episodio 4 - L’Etichetta Energetica tra Passato e Futuro

Come evidenziato negli episodi precedenti, l’etichetta energetica è giunta sul punto di un radicale cambiamento nonchè di un integrale restyling grafico.

 

Dal 1° marzo 2021 entreranno infatti in vigore le nuove norme UE in tema di etichettatura energetica, aggiornamento necessario per risolvere alcune criticità passate.

 

La vecchia etichetta introdotta nel 1994 era ormai giunta al termine di un difficile perscorso malgrado i continui aggiornamenti.

 

Diverse erano le problematiche legate alla vecchia etichetta energetica. La precedente scala, con classi di efficienza energetica A seguite da svariati +, creava confusione nel consumatore che non riusciva a capire quale apparecchio fosse più efficiente di un altro.

 

Con la nuova etichetta energetica l’Unione Europea vuole raggiungere lo scopo di ottenere un impiego più razionale degli apparecchi, un maggior risparmio di energia e di altre risorse come, ad esempio, l’acqua, e la riduzione dell’inquinamento.

 

Per tale motivo, alcuni grandi elettrodomestici per la casa – frigoriferi e congelatori, lavatrici e lavasciuga, lavastoviglie – si dotano dal marzo 2021 di una nuova etichetta energetica. La nuova etichetta energetica dell’Unione Europea riprende la scala usata già anni fa, cioè dalla lettera A (massima efficienza energetica) alla G (minima efficienza energetica).

 

Vediamo nel dettaglio le differenze rispetto al passato.

 

 

La prima grande differenza rispetto al passato risiede nella classe di efficienza energetica A che non sarà seguita da nessun +. Inizialmente, come prima anticipato, non dovrebbero esserci apparecchi in classe A, e magari neanche in B: ciò al fine di consentire che i nuovi modelli possano essere sempre più performanti dal punto vista della eco-sostenibilità.

 

 

Risulta chiaro che un modello che in passato ricadeva, ad esempio, nella classe A++, mediante l’utilizzo obbligatorio di tale nuovo criterio, che vedremo nel dettaglio nelle puntante successive, può diventare di classe E.

 

Rimane invariata la colorazione della scala di efficienza energetica: i prodotti maggiormente eco friendly e dai consumi più efficienti si riconoscono per una freccia più corta di colore verde brillante, quelli meno efficienti, al contrario, e dai consumi più elevati per una freccia più lunga di colore rosso. Uno schema che ricalca quello del semaforo: il rosso equivale all’ “alt fermati”, il giallo induce il consumatore a prestare una particolare attenzione alla sua scelta energetica e, da ultimo, il verde che equivale al “Via libera, scelta sostenibile!”.

 

 

 

Altra novità che subito risalta all’occhio di un attento consumatore riguarda l’inserimento di un QR Code che consente di ottenere informazioni non commerciali sull’apparecchio e di confrontare l’efficienza energetica di svariati modelli.

 

 

 

Risulta evidente, rispetto al passato, il consumo annuo in kWh/anno. Sono stati infatti rimodulati nonché completamenti cambiati i metodi di calcolo di efficienza energetica, più rigorosi e rigidi. Ad esempio, confrontando la nuova e la vecchia etichetta energetica per le lavatrici, il consumo di energia non trova più la sua giustificazione sull’utilizzo annuale, ma si basa su 100 cicli di lavaggio, espresso in Kwh.

 

 

 

Sulla nuova etichetta energetica vi sono anche i c.d. pittogrammi, ovvero icone, simboli o figure che contengono informazioni utili su quel determinato elettrodomestico e che variano in base alla tipologia dell’apparecchio.

 

 

 

Il consumatore troverà, mediante l’inserimento di un apposito pittogramma, anche una scala (dalla A alla D) specifica per l’emissione della rumorosità di quel deterimanto apparecchio.

 

 

 

Ad esempio, per capire le maggiori differenze tra la nuova e la vecchia etichetta energetica, prendiamo ancora il caso di una lavatrice. Le differenze rispetto alla vecchia etichetta, oltre la scala di efficienza energetica e l’introduzione del codice QR, sono l’indicazione del consumo energetico specificato come consumo ponderato per 100 cicli; la capacità nominale per il programma “Eco 40-60”; il consumo di acqua ponderato per ciclo; le emissioni di rumore solo per la centrifuga e non per il lavaggio sulla classe di emissione del rumore; l’aggiunta dell’indicazione della durata del programma “Eco 40-60”.

 

Per concludere, una banale etichetta posta su un elettrodomestico può fare una grande differenza. Apparentemente è un granello di sabbia nel deserto, ma, allo stato dei fatti, contribuisce in modo rilvante al cambiamento ambientale globale.

Etichettatura Energetica - Episodio 4
Etichettatura Energetica - Episodio 4
Ascolta il quarto episodio in partnership con lo studio legale Loconte&Partners.

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Beko